Design di prototipi: come farlo
Il design di un prototipo fa parte della fase di progettazione di un nuovo prodotto o modello. Spesso la prototipazione viene utilizzata dalle aziende per effettuare testi di fattibilità e funzionalità prima di lanciarli sul mercato.
Questa operazione, fa parte del processo di “design thinking” serve dunque a creare un modello o campione di ciò che si vuole poi mettere in produzione e deve rispecchiare quanto più possibile il prodotto finale al fine di testarne il funzionamento. A volte il prototipo può servire anche come prova tangibile da sottoporre ad eventuali investitori per convincerli a sostenere il progetto e attirare fondi per la realizzazione di una nuova idea.
In questo articolo spieghiamo meglio nel dettaglio cosa si intende per prototipazione e quali sono le fasi per la progettazione di un prototipo.
Cos’è la prototipazione
La parola prototipo indica la creazione di un esempio il più possibile realistico di un prodotto o oggetto. La sua realizzazione può servire a testarne l’efficacia o per presentarlo a nuovi investitori. Poiché si tratta di un modello rappresentativo, il processo di realizzazione può richiedere diverse revisioni prima di trovare la soluzione più adatta.
Infatti il prototipo solitamente viene più volte implementato e migliorato al fine di soddisfare tutti i criteri prefissati dal progetto.
La tecnologia ha permesso di sviluppare il modello di prototipazione rapida, permettendo alle aziende di verificare la fattibilità delle proprie idee in tempi relativamente brevi. Inoltre la prototipazione rapida garantisce la creazione di campioni altamente dettagliati e di qualità, permettendo al cliente di superare le varie fasi di validazione dell’idea in modo agile.
Dunque designer, ingegneri, architetti e molte altre mansioni sono state avvantaggiate nella fase di progettazione, che fino a quel momento non aveva potuto contare sui programmi CAD (Computer Aided Design) e sulle tecnologie ad oggi in commercio.
Come già anticipato, la prototipazione fa parte dei quattro criteri principali del design thinking, ossia un processo che segue una metodologia iterativa volto alla risoluzione delle problematiche (problem solving).
Ecco le 4 fasi del design thinking:
- Empatia: comprendere i bisogni e i desideri del cliente finale;
- Definizione: avere informazioni chiare utili a identificare il problema da risolvere;
- Ideazione: trovare l’idea, la soluzione al problema;
- Prototipazione: testare l’idea.
Tipi di prototipi
Solitamente i motivi per cui è necessario sviluppare un prototipo sono tre:
- sperimentare/apprendere durante la fase di sviluppo;
- test/validazione;
- prova fisica nel caso sia necessario avere un oggetto fisico da osservare.
A seconda dell’obiettivo il prototipo si può classificare in una o più delle seguenti categorie:
- prototipi concettuali, nei quali la forma e il design hanno la priorità rispetto al materiale e la tecnologia;
- prototipi funzionali, per i quali l’obiettivo è verificare la funzionalità e l’ottimizzazione del prodotto;
- prototipi tecnici, in cui l’attenzione è volta alla tecnologia, la fabbricazione e le prestazioni del prodotto;
- prototipi pre-serie, con cui si cerca di ottenere un risultato il più possibile vicino al modello definitivo, sia nel materiale che nella tecnologia
Conclusioni
La prototipazione rapida è usata in diversi settori. I reparti di ricerca e sviluppo di piccole, medie e grandi imprese utilizzano questo processo per accelerare il processo di creazione e sviluppo dei prodotti, abbattere i costi, aumentare la propria competitività.
Dunque avere competenze nella prototipazione e un ufficio dedicato a questo, può risultare altamente vantaggioso nel medio e lungo termine.
Per questi motivi lo sviluppo di tecnologie e di software sono in continua evoluzione.